LA CERAMICA VILLANOVIANA


I villanoviani erano un popolo che visse in Italia centrale prima della venuta di quei popoli del mare detti ''Tirreni'' e che, con loro, formarono la grande ''Civiltà etrusca''. 
Nello stile ceramico e nella tecnica del bronzo anticiparono i gusti etruschi che raffinarono tecnologia e gusto estetico, partendo però da forme già usate nel periodo villanoviano. L'impasto usato è depurato solo in parte e rimane ricco di sabbie e inclusi. La foggiatura è realizzata a mano , i pezzi sono steccati e lucidati, la cottura è effettuata in atmosfera semiriducente ( con fiamma poco controllata) e risulta bruno, con soffiature di colore dal rosso intenso al nocciola e completamente nerastro in alcuni casi.
Erano molto presenti applicazioni zoomorfe e manici con forme spigolose e più in generale di uno stile unico, ma con somiglianze a diversi popoli di carattere tribale, come alcuni esempi di ceramica africana.



GLI INGOBBI 




 Sono argille colorate o naturali che vengono usate come pittura sui pezzi secchi o a durezza cuoio.

Li uso su terra bianca e su argilla rossa, dato che sono coprenti. Quando i pezzi asciugano si possono incidere, rivelando i colori sottostanti con contrasti netti e piacevoli. L' effetto degli ingobbi, specie se non smaltati è molto materico e caldo.

Decoro a ingobbi, gli ingobbi sono dei colori fatti con argille che vengono prima essiccate, poi mescolate ad acqua e infine finemente setacciate in modo da ottenere un liquido abbastanza denso. Questo liquido colorato andrà applicato agli oggetti in argilla finché sono ancora allo stato cuoio, comunque si possono applicare anche su oggetti già secchi o addirittura cotti, in questo ultimo caso l’ingobbio andrà molto diluito. Lavorando con gli ingobbi può sorgere il problema del ritiro eccessivo che potrebbe far sì che l’ingobbio in fase di essicazione si stacchi dal supporto, perciò e sempre meglio provare su dei cocci le compatibilità tra ingobbi e i supporti che si vorranno usare. Altra tecnica per avere degli ingobbi colorati è quella di aggiungere a un ingobbio bianco dei coloranti come ossidi o colori per ceramica..




Guarda gli ingobbi finiti


LE VETRINE COLORATE

Le vetrine colorate sono ceramiche smaltate 

Ogni pezzo è realizzato con materiali non tossici :

Tutto perfettamente utilizzabile per alimenti.

Sono delle vetrine trasparenti con l'aggiunta di un pigmento ceramico.

  Dato la loro trasparenza i pezzi sono realizzati in terraglia bianca e sono interessanti i punti che rimangono più incisi, perchè la cristallina risulta di un maggiore spessore e quindi il colore più concentrato, realizzando particolari effetti cromatici

 realizzando particolari effetti cromatici.

      


In questa pagina potete vedere la preparazione di una delle vetrine colorate a immersione.






IL BUCCHERO 

Ogni pezzo è realizzato con materiali completamente naturali e non tossici :
nient'altro che argilla e fuoco.
Il bucchero che realizzo e la terra sigillata non hanno bisogno di smaltature, essendo resi impermeabili da una pittura di argilla così depurata che riesce a fondere.
 
Tutto perfettamente
ulizzabile per alimenti.




WORKS

 Origini

Il bucchero è un' eredità lasciataci dal popolo etrusco, che abitò gran parte della penisola per quasi un millennio, assorbiti dalla civiltà romana ancora oggi riecheggiano squarci della loro splendita cultura a cui dedico omaggio.

Il bucchero è di un nero opaco piacevolissimo al tatto, con delle magnifiche sfumature argentee, non sempre presenti nei pezzi, in cui a volte ci si riesce a specchiare. 
Ciò che affascina e stupisce è che gli etruschi, almeno nel primo periodo realizzarono dei pezzi molto fini, anche se di grandi dimensioni e di notevole leggerezza, con forme sempre originali e di eccezionale gusto estetico. Il segreto di questo bel nero sta nella cottura : in forno avviene una ''riduzione di ossigeno'', tecnicamente è il ferro naturalmente contenuto nell'argilla dei pezzi che, perdendo un atomo di ossigeno cambia di stato e appare nero alla vista, ma non basta. 

L'argilla per cuocere deve raggiungere una temperatura attorno ai 900° C,  durante il riscaldamento il corpo degli oggetti messi a cuocere si dilata, lasciando entrare particelle di carbonio presenti nel fumo di legna che invade la camera del forno...
Durante il raffreddamento i pezzi tornano a ''ritirarsi'' inglobando per sempre il carbonio al loro interno; più la mterra contiene particelle di sabbia fine o limo, anche se nell'insieme risulta fine, più l'impasto per sua natura, tende a lasciare spazi , perchè in cottura il carbonio penetri al suo interno. Per questo motivo il bucchero, quello vero, si presenta nero anche al suo interno se viene rotto. Più la cottura è lenta e lunga maggiore è il fumo durante la cottura, più profondo e completo, risulta il nero nel corpo dell' argilla. Personalmente non mi interessa riprodurre esattamente ciò che fecero gli Etruschi, mi affascina ottenere un effetto così bello e resistente, semplicemente con la cottura a legna!! 

Io non uso steccare a mano i pezzi, li dipingo con un ingobbio di argilla depurata che riesce a fondere durante la cottura (960°C vedi terra sigillata), in questo modo ottengo pezzi impermeabili anche dove non è possibile lucidare, come l'interno di una bottiglia. Il mio quindi è un incontro tra il bucchero e la ''Ceramica a vernice nera'' di fine epoca etrusca.
LA TERRA SIGILLATA 


Ogni pezzo è realizzato con materiali completamente naturali e non tossici :
nient' altro che argilla e fuoco.
Il bucchero che realizzo e la terra sigillata non hanno bisogno di smaltature, essendo resi impermeabili da una pittura di argilla così depurata che riesce a fondere.  
Tutto perfettamente utilizzabile per alimenti. 

E' una vera alchimia degli elementi che consente di rendere i pezzi impermeabili senza l’’uso di smalto, resistente ai millenni, calda alla vista e al tatto, per le sfumature che la fiamma le dona in cottura.
 
Dopo l'estrazione, la 'Terra sigillata' decanta nelle bottiglie
PREPARAZIONE DEI PIATTI  FATTI A MANO CON TERRA BIANCA







WORKS



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